"Be good, and if you don't be good be careful!" danish working-class miner

Thursday, May 26, 2011

Primo giorno - lunedì 23 maggio 2011

Lobbi - Tortona - Dernice - Cantalupo Ligure - Cabella Ligure - Capanne di Cosola - Passo del Giovà - Brallo di Pregola - Corte Brugnatella
Km 115 - Dislivello pos. 1600 m

Val Borbera è una bella valle chiusa, cioè non comunica con un'altra valle ma che si apre poi in un complesso di valli secondarie alquanto disabitate. Tutti i paesini e le frazioni sorgono arroccati sui fianchi delle montagne, spuntano così, d'improvviso e in mezzo al bosco.


Salita verso le Capanne di Cosola lunga e sotto un sole in una giornata limpida. A fine giornata avrò rimediato già un principio di scottatura alla schiena! Posti davvero fuori dal mondo, traffico inesistente, avrò contato 8 macchine in 3 ore, più un ciclista (oltre a me ovviamente). I paesini sono tutti quieti e tranquilli, spopolati ma ben tenuti, sobri e senza pretese. Vecchietti che spuntano ogni tanto qua e là.




Salita poi fino al monte Chiappo, dove si scorge il monte Ebro e tutte le montagne qua intorno, a confine tra Piemonte, Liguria, Lombardia e ed Emilia. Da queste parti doveva passare anche la via del sale. Questi prati in crinale una volta venivano anche usati come pascoli, ma d'altrone oramai chi va più con le mucche e le capre in alta quota? Pochi qua al nord.


Svalicato in Lombardia dopo il passo del Giovà i paesi sono più vivi, la gente gira e al passo di Brallo c'è già un po' più via e vai di macchine. Quindi giù verso il fiume Trebbia, ai piedi dei contrafforti del monte Lesima (che ospita a quanto pare in cima un radio-faro...cossa xe sto trabiccolo?). Zona agricola e con pascoli da fieno e campi sui pendii. 


A Corte Brugnatella primo incontro solidale con la gente del posto. Due vecchietti e penso la loro figlia ormai in età, che sto cercando una fontana e casa loro che da sulla strada è piena di roba fuori nel cortiletto che sconfina appunto sulla strada. La vecchietta è supernodosa e aveva uno sguardo, un che di allegro ma di chi ha faticato, un pò da fiaba. Sembrava uscita da un film di Miyazaki
Questo salire e poi scendere in continuazione sono un vero tritagambe, non sono proprio sicuro di dove riuscirò ad arrivare, (già al primo giorno questo pensiero ahah), fin quando i nervi terranno. Come sempre riposare bene alla notte è essenziale. E infatti campeggio in mezzo ad un campo pieno di insetti e grilli! Si sente poi anche l'eco lontano delle musiche di una messa all'aperto, da qualche contrada più sù. Son quasi le 21:30, qui forse la messa e la religione sono ancora valori che contano davvero e hanno un senso di unione, visto che di bar o altre cose non ne esiste nemmeno l'ombra. Intorno a me è ancora tutto un cantare di grilli e di mille animaletti che girano e di uccelli e di quante bestie ospita sto posto eheh!





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